L'accompagnamento allo sviluppo del neonato

L’accompagnamento allo sviluppo del neonato

Accudire nel miglior modo possibile il proprio bambino è l’obiettivo di ogni genitore.

Le buone abitudini nell’allattamento/alimentazione, nell’igiene e nelle relazioni, devono essere accompagnate da un corretto management delle posture e delle attività del bambino.

Il genitore del bambino pretermine, nell’attuare un valido accudimento abilitativo, dovrà tener conto dell’età corretta, e non dell’età anagrafica. Si può facilmente calcolare l’età corretta del bambino, considerando la data presunta del parto, e non quella effettiva.

In questa sezione del sito web illustreremo le posture e le attività abilitative consigliate per promuovere lo sviluppo nelle varie fasi della crescita in età infantile, dal rientro a casa a quando inizierà a camminare!

Il rientro a casa 

L’attenzione alla qualità dello sviluppo neurocomportamentale del bambino continua con il rientro a casa, dove “nutrire l’ambiente in cui il bambino cresce” diventa fondamentale. Il bambino matura durante le esperienze della vita quotidiana e quanto vi presentiamo nei prossimi paragrafi mira a rendere l’esperienza positiva nell’organizzazione delle competenze psicomotorie e relazionali. 

Regolazione degli imput ambientali

Molta attenzione va posta alla qualità e all’intensità degli stimoli ambientali che arrivano al bambino: l’intensità della luce, dei suoni e dell’eccessiva confusione provocata da più fattori sovrapposti.

Fondamentale è guidare i genitori nel leggere i segnali del bambino e nel valutare la tolleranza alle esperienze proposte. 

Organizzazione del macro e del micro ambiente

Oltre all’illuminazione e ai rumori, far attenzione alla temperatura della stanza evitando soprattutto ambienti troppo caldi (meglio 19-22°), e all’umidità (meglio 50-60%). Non fumare assolutamente nella stanza e in presenza del bambino, non utilizzare i cuscini e i materassi eccessivamente morbidi. Evitare di mettere oggetti nella culla. Infine è sconsigliato fare dormire il bambino nel letto tra i genitori.

Cura posturale

Il bambino acquisirà gradualmente il controllo del capo e questo gli consentirà di orientare meglio i recettori verso gli stimoli interessanti. Durante la maturazione di questa competenza la cura nei posizionamenti deve consentire di mantenere il capo sufficientemente allineato per utilizzare per esempio al meglio la vista, uno dei principali e fondamentali recettori ambientali.

Mantenere il capo in modo da sostenere il contatto visivo è una facilitazione che deve essere tenuta presente sia nel mantenimento del bambino in braccio che negli adattamenti da disteso o da seduto.

Un adeguato contenimento e mantenimento del tronco può facilitare il graduale emergere dei movimenti degli arti superiori e appagare il desiderio di raggiungere cose che gli occhi vedono.

Inizialmente il bambino dovrà maturare attraverso gli aggiustamenti posturali il mantenimento stabile del proprio corpo in una determinata posizione, successivamente maturerà la capacità di spostarsi in base ai propri desideri.

Holding

E’ la modalità in cui il bambino viene tenuto in braccio. Bisogna sapere ascoltare il bambino mentre viene tenuto tra le braccia e adeguare in modo simbiotico i suoi desideri di posizione alla tenuta e al sostegno. Questo serve a dare un adeguato contenimento al bambino e ad accrescere uno scambio relazionale che utilizza come canale di comunicazione l’ascolto del tono di entrambi i protagonisti. La tenuta delle braccia e gli aggiustamenti agli spostamenti comunicano al bambino che chi lo sostiene lo sta ascoltando. Il genitore ascolta cosa e come cambia il bambino tra le sue braccia e gradualmente è in grado di sapere in anticipo come il bambino desidera essere tenuto.

Le capacità di holding dei genitori vanno gradualmente adeguate alle necessità posturali e relazionali del bambino realizzabili comunque in una dinamica di ascolto e adeguata interpretazione dei segnali comunicativi tra i due.

Handling

Le modalità di maneggiamento durante la quotidiana gestione sono uno strumento distintivo da persona a persona che il bambino è in grado di recepire. E’ importante spostarlo molto lentamente per dargli il tempo di adattarsi al movimento. Anche il momento del rilascio in una nuova posizione e in un appoggio differente viene fatto molto lentamente per evitare reazioni di disorganizzazione comportamentale. Durante i cambiamenti di posizione del bambino è importante mantenerlo in posizione flessa prima di spostarlo, stabilizzando la testa e il tronco superiore con una mano e il bacino e gli arti inferiori con l’altra. Il maneggiamento dolce e sicuro è necessario per aiutare il bambino a stabilizzarsi soprattutto quando viene spogliato e perde i confini del proprio corpo assicurati dai vestiti che rappresentano una seconda pelle che gli da sicurezza. Per questo le manovre di vestizione vanno effettuate con dolcezza e cautela.

Facilitazione nell’alimentazione

L’alimentazione e la crescita ponderale sono per i genitori un aspetto importante soprattutto nei primi mesi di vita, rappresentano la capacità di riuscire a fare crescere il proprio bambino e sono inizialmente il segno più evidente di cambiamenti in corso.

Nei bambini prematuri potrebbero essere presenti problemi di rigurgito e di vomito da reflusso gastro-esofageo. Per ridurre questo tipo di difficoltà oltre all’utilizzo di farmaci specifici, è importante la ricerca di una posizione comoda dell’adulto durante le fasi di alimentazione, la postura e la stabilizzazione del bambino, le facilitazioni oromotorie, la regolazione degli input ambientali. 

La fase 0-3 Mesi

  • durante il sonno far mantenere al bambino la posizione supina nella carrozzina o nella culla, MA ASSICURARSI CHE LA TESTA NON STIA SEMPRE NELLA STESSA POSIZIONE (sempre dritta, o sempre girata dallo stesso lato); non sono consigliati cuscini o altri supporti se non per motivi specifici; è utile, soprattutto se la culletta è ampia, mettere intorno al bimbo un rotolo a “U” (nido) per contenere/stabilizzare il bimbo;
  • quando si prende in braccio il bimbo, utilizzare prese delicate e avvolgenti, avendo cura di supportare la testa, di tenere raccolti gli arti, e di fargli mantenere un buon allineamento capo-tronco;
  • fasciare il bimbo con una copertina o lenzuolino (wrapping) per qualche ora durante il giorno al fine di contenerlo e stabilizzarlo;
  • prima della poppata e durante la veglia, più volte al giorno, giocare con il bimbo nelle posture a pancia sotto con i gomiti poggiati (tummy time) e sui fianchi;
  • i supporti più consigliati in questa fase sono: carrozzina, riduttori e/o nido a “U” durante il sonno; fascia, sdraietta (dai 2 mesi), ovetto (solo per gli spostamenti in macchina), seggiolino macchina 0-18 kg;
  • i giochi non sono consigliati, mentre alcuni oggetti colorati e/o sonaglietti possono essere utili per favorire la capacità di “aggancio visivo” e attenzione-interazione del bimbo;
  • durante la veglia, parlare e giocare con il bimbo, agganciando la sua attenzione ad una distanza di circa 20-40cm, favorendo le sue prime espressioni (faccine, suoni, sorrisi).

La fase 3-6 Mesi

  • durante il sonno far mantenere al bambino la posizione supina nella culla o nel lettino col riduttore, MA ASSICURARSI CHE LA TESTA NON STIA SEMPRE NELLA STESSA POSIZIONE (sempre dritta, o sempre girata dallo stesso lato); non sono consigliati cuscini o altri supporti se non per motivi specifici;
  • in braccio, il bimbo può stare seduto in maniera sostenuta, lasciandogli il capo libero di muoversi; porre maggiore attenzione quando il bimbo è in braccio e durante il cambio sul fasciatoio per il rischio di cadute;
  • prima della poppata e durante la veglia, più volte al giorno, giocare con il bimbo sul tappetone, favorendone i rotolamenti, gli spostamenti a pancia sotto (“orologio o pivoting” del bimbo), e la prensione di oggetti e giochini;
  • i supporti più consigliati in questa fase sono: tappetone, sdraietta, passeggino (con schienale basso o “a metà”), marsupio (con bimbo rivolto verso avanti, e mai per troppo tempo), “palestrina”, seggiolone (reclinato);
  • sono consigliati giochi, oggetti colorati e/o sonaglietti leggeri e puliti, facili da prendere e da passare da una mano all’altra, e facili da portare alla bocca;
  • durante la veglia, parlare e giocare con il bimbo, agganciando la sua attenzione ad una distanza di circa 40-80cm, favorendone i vocalizzi, le risate, e tutte le sue espressioni.

La fase 6-9 Mesi

  • il bambino dorme nel lettino (anche nella sua stanza – con eventuali dispositivi di sicurezza), senza cuscini o supporti particolari, se non consigliati in maniera specifica;
  • in braccio e durante il cambio sul fasciatoio, porre maggiore attenzione per il rischio di cadute;
  • Durante la veglia, più volte al giorno, favorire i rotolamenti del bimbo, il raggiungimento/mantenimento graduale della posizione seduta e lo spostamento autonomo attraverso lo strisciamento verso oggetti/giochi poco distanti (sul tappetone);
  • i supporti più consigliati in questa fase sono: tappetone, passeggino (anche con schienale dritto), marsupio (con bimbo rivolto verso avanti, e mai per troppo tempo), “cesta dei tesori” (oggetti/giochi sicuri di varie forme e consistenze), seggiolone (anche dritto), box (per brevi momenti);
  • sono consigliati giochi e oggetti sicuri, di varie forme e consistenze, anche di casa; palle e libricini tattili;
  • sono sconsigliati il “jumper” e il “girello”;
  • parlare e giocare con il bimbo, favorendo lo sviluppo della sua attenzione/interazione e del suo linguaggio verbale (inizio della “lallazione”) e non verbale (motricità volontaria).

La fase 9-12/18 Mesi

  • il bambino dorme nel lettino, anche nella sua stanza, senza cuscini o supporti particolari, se non consigliati in maniera specifica;
  • durante la veglia, favorire il concetto di “casa-box” (lasciare libero il bambino di muoversi in casa –pulita e sicura-, mettendo fuori dalla sua portata oggetti piccoli e situazioni pericolose);
  • favorire il gattonamento e gli spostamenti autonomi, l’arrampicamento per raggiungere la stazione eretta e la deambulazione senza il sostegno delle mani o delle “bretelline”;
  • non ci sono supporti particolari in questa fase, se non il tappetone, il passeggino e il seggiolone per le pappe;
  • sono consigliati anche giochini più “articolati” (come il cestello delle forme, il birillo con gli anelli, e i primi libricini interattivi)
  • sono sconsigliati il “jumper”, il “girello”, le “bretelline” e il “caschetto paracolpi”;
  • parlare e giocare con il bimbo, implementando lo sviluppo della sua attenzione/interazione, del suo linguaggio verbale (prime paroline) e non verbale (dai gesti come il saluto e il battere le mani, a tutta la gestualità che accompagna il linguaggio e le diverse situazioni della quotidianità).

Cosa sconsigliamo

  • Riempire cullette e lettini di oggetti inutili e/o dormire abitualmente “in mezzo ai genitori” à aumentano il rischio di soffocamento, il disconfort posturale del bimbo e dei genitori, e in generale penalizzano la qualità del sonno di tutti!
  • Utilizzare il “girello”, il “jumper”, e/o le “bretelline” à fanno stare dritto e camminare il bimbo anche se non ne ha le competenze: questo potrebbe portare ad alterazioni del sistema posturale e dell’equilibrio del bambino nei primi anni di vita!
  • Far stare in piedi e camminare il bimbo “con le manine” à meglio organizzare l’ambiente in maniera tale che il bimbo possa gattonare, mettersi in piedi e camminare trovando i sostegni da solo. Il rischio è di anticipare troppo le sue acquisizioni e facilitare alterazioni posturo-motorie;
  • Eccessivo utilizzo della tecnologia à TV, Tablet e Cellulari sono ormai strumenti diffusissimi con i quali le famiglie devono interagire. L’uso protratto può portare ad alterazioni del comportamento, della postura, e delle capacità di attenzione/interazione del bambino.

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